Muffa in una settimana di vacanza! E’ capitato anche a me!

Come si forma la muffa (esperienza diretta)

Ho visto con i miei occhi la muffa in una settimana! Durante le vacanze natalizie abbiamo preso in locazione un appartamento in una bella cittadina dell’Alto Adige. Edificio del 1970, muro in laterizio da 35 cm circa (no cappotto), serramenti molto recenti con ottima tenuta all’aria, un bagno, tre camere e soggiorno-cucina.

Ci siamo stati in 4 adulti e 3 bambini dal 21 al 28 dicembre: bellissimo! L’appartamento era appena stato tinteggiato (c’èra ancora un pò di odore di pittura). Ho volutamente lasciato che venisse gestito dagli altri occupanti senza preoccuparmi troppo. L’apertura delle finestre è stata molto scarsa anche per i seguenti motivi: nel bagno la finestra era enorme e il solo pensiero di aprirla faceva rabbrividire. Il riscaldamento è a fasce orarie in base alla fornitura comunale (teleriscaldamento) per cui si percepiva la variazione di temperatura durante la giornata. A ciò aggiungi il fatto che eravamo i primi della stagione, le murature erano quindi ancora freddine! La lavatrice in dotazione è stata usata e i panni sono stati stesi in cucina (all’esterno la temperatura di notte andava sotto zero e i primi giorni ha anche piovuto). In cucina la cappa non era collegata all’esterno per cui tutti i vapori rimanevano all’interno. I vetri facevano da spia bagnandosi molto spesso (vedi foto).

L’unico estrattore nel WC ha fatto la sua funzione di smaltire gli odori ma poco ha potuto fare per gestire l’umidità.

Quindi il venerdì la muffa si è fatta vedere in bagno, nell’angolo sopra la doccia. Se avessi avuto con me la termocamera, avrei verificato la presenza di un ponte termico, ma è anche ovvio, considerando che si tratta di un edificio degli anni ’70.

Ad ogni modo avevamo tutti gli ingredienti per far nascere la muffa: alta umidità dell’aria dovuta a scarsa ventilazione, bassa temperatura della superficie, temperatura dell’aria non costante. E così è stato!

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