“The New War on Bad Air” dal New York Times

Anche il New York Times (Articolo completo del 17 Giugno 2023 di Emily Anthes) si concentra sul tema della qualità dell’aria degli ambienti chiusi.

A New York, nel 1912, fu costruito un nuovo edificio, l’East River Homes, con delle caratteristiche tecniche studiate per favorire la ventilazione ed il ricambio d’aria al fine di dare sollievo ai malati di tubercolosi, vaiolo, tifo e febbre gialla. Il Dr. Henry Shively aveva compreso che la qualità dell’aria nelle abitazioni era determinante per la salute delle persone, soprattutto di quelle più fragili.

L’articolo poi spiega come l’attenzione alla qualità dell’aria si sia man mano affievolita specie con lo sviluppo della medicina che grazie ai farmaci poteva guarire i malati. Inoltre anche il progresso tecnico legato al condizionamento dell’aria, nel secondo dopoguerra, ha spostato l’attenzione sul comfort termico piuttosto che sul tema del ricambio dell’aria.

In tempi più recenti, specie in seguito al Covid 19, è tornato di nuovo alla ribalta il tema dell’IAQ (Indoor Air Quality) ed è emerso chiaramente che l’aria è il veicolo primario di trasmissione del virus più famoso del secolo ma anche di altre malattie più comuni come raffreddori ed influenze varie.

L’ASHRAE (American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers) ha ora sviluppato nuovi standard per incrementare i livelli di qualità dell’aria negli ambienti chiusi proprio con l’obiettivo di ridurre la diffusione e lo scambio di agenti patogeni.

Gli edifici devono diventare degli strumenti di salute pubblica” – afferma il Dr. Allen dell’Università di Harvard.

Gli impianti  di ventilazione meccanica controllata sono la strategia più efficace per avere aria pulita, filtrata e ossigenata in ogni momento.

 

 

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